Caduti Nella Rete

L’ho trovata! L’email persa nei filtri anti-spam

E’ capitato a tutti sicuramente di non trovare una email che ci sarebbe dovuta arrivare; nonostante le insistenze di chi ce l’ha mandata, e nonostante i tentivi di cercarla nelle apposite cartelle della “Posta in Arrivo”, quell’email proprio non l’abbiamo trovata nel nostro computer, come se non fosse mai partita, come se si fosse persa nei meandri della rete.

Orbene, siccome sui nostri computer sono sicuramente installati antivirus, firewall, ed altri programmi di protezione, spesso può capitare che essi abbiano attivo un controllo anti-spam, di certo utile, ma spesso troppo efficiente, talmente efficiente che segnala come spam, qualche email che in realtà spam non è.

Se prendiamo in considerazione il caso tipico di chi utilizza il programma Outlook (ma ciò è valido anche per altri client di posta elettronica), spesso la posta in arrivo viene filtrata due volte: una volta da outlook stesso (che confronta la posta in arrivo con un database online di IP, di Sender, e di parole nella black list) in modo proprietario, ed una seconda volta dall’antivirus che casomai utilizziamo. La posta che “outlook” contraddistingue come spam viene inserita nella cartella “posta indesiderata”; la posta che l’antivirus contraddistingue come spam, viene inserita in un’altra cartella che può cambiare nome a seconda dell’antivirus anti-spam utilizzato. Nel nostro esempio, come potete vedere nello screenshot sotto riportato, Outlook ha la cartella “posta indesiderata” proprietaria, e la cartella “Mcafee Antispam”, di pertinenza dell’antivirus. Notiamo inoltre nella parte relativa al menu la possibilità di contrassegnare un messaggio di posta come spam, o viceversa di renderlo attendibile; anche in questo caso si può fare sia con lo strumento interno di Outlook che con i comandi appositi inseriti dall’antivirus utilizzato, nel nostro caso Kasperky.

Orbene, molto spesso basta cercare nelle apposite cartelle che dovrebbero contenere esclusivamente lo spam per trovare l’email che avevamo perso! Questo accade perchè i filtri, soprattutto quelli basati su “parole chiave” contenuti in una black list, possono sbagliarsi nel catalogare un’email legittima come un’email di spam. Ovviamente basta selezionare l’email dalle rispettive cartelle di posta indesiderate e contrassegnarle come attendibili, affinchè esse siano spostate automaticamente nella cartella posta in arrivo. Anche le prossime email provenienti da quel mittente, che abbiamo quindi legittimato, non saranno più considerate spam.

A volte però l’email “persa” non compare neanche nelle cartelle di posta indesiderata del client utilizzato; quindi non è stata proprio spedita o ricevuta? Prima di arrivare a questa drastica conclusione, conviene andare a verificare la presenza di eventuali filtri antispam “a monte” del client di posta, ovvero direttamente impostati sul server del provider a cui il nostro account di posta è collegato. Ci spieghiamo meglio.

Se ad esempio abbiamo un account email con alice, o con virgilio, il server di posta di virgilio filtra già esso stesso le mail dal possibile spam, prima che queste vengano ricevute dal nostro computer locale ed ulteriormente filtrate dal client di posta e dall’eventuale antivirus antispam che abbiamo installato. Se diamo un sguardo allo screenshot qui sotto, ci rendiamo conto che accedendo all’email in modalità web esiste un’altra cartella “spam” con messaggi del tutto diversi da quelli in locale; questo perchè i messaggi contrassegnati come spam dal provider di posta non vengono neanche inviati al client, essendo già stati prefiltrati a monte.

Come ben si può vedere la posta in arrivo (via web) è vuota in quanto abbiamo da poco scaricato tutto con il nostro client di posta in locale; ciònondimento c’è una sezine Spam con ben 187 email, che non sono mai arrivate sul notro computer! Quindi è il caso di cercare anche tra queste l’email che non avremmo mai ricevuto… e se la troviamo con il tasto in alto a destra “No Spam”, segnaliamo al sistema che trattasi di messaggi legittimi.

Era ora.. l’abbiamo trovata l’email persa!

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